Lo scorso ottobre 2012 si scatenò una reazione piuttosto sostenuta nei confronti del Ministro Fornero per l’utilizzo del termine “choosy“.
Mediaset, con il suo TGCOM24 online, si attivò immediatamente per raccogliere lo scontento generato dalla scelta della parola per parte del Ministro – pagine ancora visibili con tanto di email form con un “NO CHOOSY” come subject – che hanno però incuriosito il sottoscritto soprattutto quando fra le tante email ne ho trovata una legata al mondo del turismo che riporto qui di seguito:
Ho 31 anni, vivo a Napoli e mi sono laureata in lingue vecchio ordinamento circa 5 anni fa.
Ho iniziato a lavorare da quando avevo 18 anni per non gravare ulteriormente sul le spalle della mia famiglia non particolarmente “agiata”.
Ho iniziando facendo doposcuola ai bambini per 100 mila lire al mese; poi ho lavorato 7 anni in un call center per 30 ore a settimana e 250 euro di “stipendio” al mese; ho continuato a lavorare “per arrotondare” facendo l’operatrice volontaria addetta alla raccolta fondi per una onlus durante il fine settimana, feste natalizie (etc etc etc ) nei centri commerciali per 20 euro a giornata lavorativa.
Dopo la laurea, ho iniziato a fare la commessa di giorno e la baby sitter di sera e nel weekend ai figli ricchi e maleducati di gente “del suo ceto sociale” per potermi pagare un master nel settore turistico nel quale avevo riposto tutte le mie speranze e che i miei genitori non potevano permettersi di pagare (e che poi si è rivelato anche una grande fregatura visto il posto che il turismo occupa nelle priorità del governo).
Dopo il master e aver preso tutti i brevetti possibili e immaginabili per accedere al mondo del turismo ho: lavorato per 6 mesi, 10 ore al giorno in un ufficio turistico a Pompei per non essere pagata nemmeno i 250 euro al mese che mi erano stati promessi (il mio titolare era un gran farabutto e disonesto); ho lavorato in un tour operator 9 ore al giorno per 350 euro al mese; ho fatto uno stage in un agenzia di viaggi per 8 mesi senza neanche un rimborso spese e ora a 31 lavoro in questa stessa agenzia 8 ore al giorno 6 giorni a settimana per 550 euro al mese!
Mia cara Fornero, si guardi attorno e parli di più con noi giovani prima di offenderci e sparare cazzate gratuite!
E’ troppo facile dire di non aver fame quando si ha la pancia super piena di cibo!
Valeria
Non so. C’è qualcosa che non mi convince.
Un Tour Operator che ti fa lavorare nove ore al giorno per 350€ al mese esiste?
Un’Agenzia di Viaggi che impiega una stagista per otto mesi senza nemmeno un rimborso spese esiste?
Un’Agenzia di Viaggi che per otto ore al giorno 6 giorni alla settimana paga 550€ al mese esiste?
Ma soprattutto e qui la domanda è molto seria: Valeria… Esiste?
Mediaset risponderà?
No comments yet... Be the first to leave a reply!